Manutenzione Caldaia: Legge UNI 10436, come mantenere la propria caldaia a gas
La sicurezza dell’ambiente domestico è indispensabile per una vita sana, piacevole e di alta qualità. Pensare alla sicurezza non vuol dire solamente prendere le dovute precauzioni per proteggersi da minacce esterne, ma anche controllare costantemente i propri impianti. In particolare, è fondamentale, anche secondo quanto prescritto dalla legge, provvedere alla manutenzione della propria caldaia a gas.
Infatti, per tutti gli impianti destinati al riscaldamento domestico, con o senza produzione di acqua calda, con una portata inferiore a 35 kW, dal 21 novembre scorso vige una nuova regolamentazione la UNI 10436, che sostituisce la versione del 1996.
Tra le novità presentate dalla normativa, la prima riguarda il campo di applicazione. Infatti, anche se non citati nel titolo, il testo riguarda anche gli scaldaacqua a gas per uso domestico. Mentre viene specificato che tutti i controlli devono essere intesi come un completamento di quelli già previsti dalle normative esistenti.
In più, la UNI 10436, non solo fornisce delle indicazioni utili al corretto funzionamento dell’apparecchio ma pone grande attenzione sul controllo della documentazione a corredo della caldaia, a partire dal libretto d’uso e manutenzione, per arrivare alla dichiarazione di conformità dell’impianto o documento equivalente ai sensi della legislazione vigente. Tanto che, qualora il tecnico, in fase di controllo, dovesse riscontrare la mancanza di tali documenti, lo dovrebbe riportare in forma scritta nel rapporto di controllo e manutenzione dell’apparecchio.
Oltre all’accurato esame dei documenti a corredo dell’impianto, la nuova norma prevede un’attenta analisi visiva dello stesso. In particolare, il tecnico deve esaminare le condizioni esterne dell’impianto, dei canali da fumo e condotti di scarico. In aggiunta, il tecnico dovrà controllare l’evacuazione dei prodotti da combustione, operazione che, per gli scaldaacqua potrebbe rivelarsi alquanto complessa.
Dopo aver effettuato le verifiche preliminari il tecnico dovrà effettuare le procedure di manutenzione. Come la pulizia dello scambiatore lato fumi e quella del bruciatore principale e, ove presente, anche pilota. Per poi continuare tutte le operazioni di verifica per garantire all’utente il corretto funzionamento dell’impianto.
Per quanto riguarda la periodicità dei controlli, la UNI 10436:2019 non fornisce indicazioni specifiche, rimettendosi a quanto predisposto in proposito dal produttore e dal Regolamento UE 46/2016 che, in mancanza di altre indicazioni, prevedono una periodicità annuale.
Infine, relativamente al Rapporto di controllo e manutenzione, la norma prevede una valutazione da parte del tecnico che è chiamato a esprimere, di volta in volta, un proprio giudizio sullo stato dell’apparecchio, definendolo: idoneo – temporaneamente idoneo – non idoneo.