Regolare la temperatura del climatizzatore di notte per dormire freschi

 

Quelle tra luglio e agosto sono sicuramente le notti più calde dell’anno, quelle in cui un sonno piacevole e ristoratore è possibile solo grazie al sollievo dato dal condizionatore, che rinfresca e alleggerisce dall’umidità l’aria calda e pesante. In più, il condizionatore consente anche di riposare serenamente, senza essere disturbati dalle zanzare che, generalmente, evitano gli ambienti salubri e freschi.

Tuttavia, il condizionatore di notte va regolato con cura, per evitare che l’esposizione a temperature troppo basse, per periodi prolungati di tempo, diventi causa di malanni, come mal di gola, mal di testa oppure disturbi articolari, nevralgie, mal di schiena e cervicali.

Partendo dal presupposto che, in generale, per non ammalarsi il consiglio è quello di evitare un contrasto netto tra la temperatura esterna e quella interna, è bene ricordare che nelle ore diurne l’abitudine più sana è quella di mantenere il condizionatore ad una temperatura di massimo 6/7 gradi inferiore a quella esterna, non di più; ponendo invece, maggiore attenzione al controllo dell’umidità che, come abbiamo sottolineato tante volte, è il fattore che rende l’afa particolarmente insopportabile.

Chiaramente di notte, il discorso cambia leggermente, perché il corpo addormentato è totalmente inattivo, e giace coperto solo da un lenzuolo o addirittura scoperto. Questa condizione di massimo relax ci rende particolarmente vulnerabili ai flussi d’aria fredda, specialmente se diretti. Quindi, rispetto al giorno, si consiglia di “addolcire” ulteriormente il contrasto tra temperatura interna ed esterna, regolando il condizionatore solo un paio di gradi al di sotto della temperatura esterna, anche perché la notte, in generale, il termometro tende a scendere. In questo modo, non solo si eviteranno malanni ma si migliorerà anche la qualità del sonno, perché chiaramente ridurre la potenza del condizionatore, equivale a ridurne l’eventuale rumore, e renderlo più silenzioso è un toccasana per conciliare ulteriormente il sonno.

Infine, la strategia migliore, se si è in casa un po’ prima di andare a dormire, è quella di rinfrescare e, soprattutto, deumidificare l’ambiente, ovvero la camera da letto, prima di coricarsi. Anche perché, come accennato sopra, tenendo presente che la sera la temperatura rinfresca naturalmente, quello che davvero serve per assicurarsi un sonno sereno è togliere dalla stanza, specialmente se esposta al sole, la pesantezza dell’afa che si è accumulata durante le ore diurne. Così facendo, al momento di andare a dormire si troverà un clima ideale, salubre e fresco, e non sarà necessario tenere il condizionatore acceso tutta la notte, con un evidente risparmio in bolletta, oltre che il massimo beneficio per la salute.